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Direttiva 2010/32/UE: a che punto siamo in Europa
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- Articolo caricato il 01 Settembre 2014
Sono passati i primi sei mesi dal D.Lgs. 19/14, decreto attuativo della Direttiva 2010/32/UE del Consiglio del 10 maggio 2010, che attua l'accordo quadro concluso da HOSPEEM (Associazione datori di lavoro del settore ospedaliero e sanitario) e FSEPS (Federazione sindacale europea dei servizi pubblici) in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punture nel settore ospedaliero e sanitario.
Il D.Lgs. 19/14 ha sottolineato temi importanti per la prevenzione dal rischio biologico e ha posto un accento sulle misure preventive e di protezione da attuare:
utilizzo ed eliminazione di dispositivi medici taglienti e rifiuti contaminati;
sistemi di lavoro sicuri tramite procedure efficaci, utilizzo di aghi e dispositivi sicuri, divieto della pratica di reincappucciamento degli aghi;
utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuali;
vaccinazioni;
informazione e formazione.
Ad oggi l'attuazione della Direttiva 2010/32/UE ha prodotto linee guida Regionali di indirizzo e criteri d'uso dei dispositivi medici con meccanismo di sicurezza, come importante misura preventiva da infortuni derivati dall'utilizzo di aghi e taglienti. Questo a sottolineare come l'implementazione di sistemi sicuri abbia una forte influenza sull'abbattimento del rischio.
Come però purtroppo spesso accade, il recepimento delle misure di prevenzione e protezione richieste dalla Direttiva procede un po' a rilento; ci siamo chiesti, dunque, cosa accade negli altri Stati membri.
La capolista è la Germania, con la stesura delle linee guida sulla prevenzione della salute e sicurezza dagli agenti biologici (Biologische Arbeitsstoffe im Gesundheitswesen und in der Wohlfahrtspflege) in cui troviamo non solo l'attuazione delle misure richieste dalla Direttiva ma la definizione di procedure di lavoro sicure per tutte le possibili attività lavorative.
Un altro esempio degno di nota è la "Herramienta para la implementación de la Directiva europea de prevención de las lesiones causadas por instrumentos cortantes y punzantes en el sector hospitalario y sanitario", la linea guida spagnola in cui vi è un'interessante analisi costi/benefici sull'implementazione dei dispositivi medici con meccanismi di protezione che rimarca come i costi degli infortuni biologici dovuti a lesioni da aghi e taglienti siano di gran lunga superiori a quelli dovuti alle misure di sicurezza.
Inoltre nell'Appendice 3 della sopracitata guida, si analizzano i rischi per tipo di dispositivo e tipologia di manovra ospedaliera:
Frequenza di ferite da taglio in ambito sanitario | |||||
Raramente | A volte | Spesso | Frequentemente | ||
Rischio per |
Critico | Sonda intravenosa | Prelievo di sangue | ||
Grave | Iniezione intramuscolare |
Bisturi | |||
Medio | Agopuntura | Schizzo di sangue |
Strumenti |
||
Basso | Senza contatto con il paziente |
Iniezione di eparina |
Iniezione di insulina |
Matrice del Prof. Dr. A. Wittmann, Università di Heildelberg, Germania, Maggio 2011
Misure di prevenzione necessarie:
L'uso dei dispositivi di sicurezza è essenziale; vaccinazione contro l'epatite B; informazione e formazione adeguata e obbligatoria. |
Si richiede l'uso dei dispositivi di sicurezza; vaccinazione contro l'epatite B; informazione e formazione adeguata e obbligatoria. |
Formazione del personale obbligatoria per raggiungere il livello di sicurezza più alto possibile. Eliminazione degli strumenti taglienti se esiste un'alternativa. |
*Quando non esistono dispositivi di sicurezza, si raccomanda l'uso di due paia di guanti, la vaccinazione contro l'epatite B e informazione e formazione adeguata del personale.
L'analisi qui riportata conclude sottolineando come l'utilizzo di dispositivi dotati di sistemi di protezione, la vaccinazione contro l'epatite B e l'informazione e la formazione adeguata dei lavoratori siano misure indispensabili per controllare efficacemente i rischi e garantire la conformità alla Direttiva 2010/32/UE e, dove tali misure siano state attuate in maniera universale, si sia assicurata una reale prevenzione degli infortuni da rischio biologico.
Gli altri Stati analizzati si sono per lo più fermati allatto attuativo della Direttiva, ma risulta interessante osservare quale delle misure preventive e protettive è maggiormente evidenziata come davvero efficace nella riduzione del rischio da aghi taglienti; il grafico seguente descrive tale concetto: è stata posta una scala da zero a cento, dove cento è lattuazione di tutte le misure richieste, e sono stati attribuiti dei valori in scala decrescente a seconda di quanto la misura preventiva sia stata attuata.
In conclusione, come si evince dai grafici, le misure maggiormente attuate dagli Stati analizzati sono:
- processi lavorativi sicuri attuati da procedure efficaci e condivise anche per quanto riguarda lo smaltimento degli aghi e rifiuti contaminati da agenti biologici;
- l'utilizzo di aghi dotati di meccanismi di protezione e sicurezza
- sistemi che valorizzino l'importanza della notifica degli incidenti
Questo dato rimarca la necessità dell'introduzione controllata dei dispositivi dotati di meccanismi di sicurezza, che risultano essere sempre più uno strumento di riduzione dell'esposizione al rischio da ferite da taglio e punta in ambito sanitario.